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Il calcio malato

27/2/07
Il calcio malato è stato guarito dal denaro della televisione. Somo tornate anche le partite in notturna: ma se erano pericolose per l'ordine pubblico qualche giorno fa, qualcuno mi sa spiegare che cosa è cambiato?
Politicanti e giornalisti da strapazzo si erano stracciati le vesti per gli incidenti di Catania. Per lo meno Matarrese aveva avuto la decenza di dire l'ignobile verità, che tutti loro avevano pensato, ma nessuno aveva ostato dire: i morti sono in preventivo e lo spettacolo deve continuare.
E così è stato.
Stadi chiusi perché non a norma? Non lo erano neanche prima allora! E perché chiuderli dopo gli incidenti del 2 febbraio, verificatisi all'esterno dello stadio? La verità è che le norme "anti-violenza" servono solo ad arricchire il calcio televisivo, scoraggiando la gente a recarsi in un posto non sicuro. Credo che lo stadio sia invece più sicuro di una discoteca, dove entrano armi e droga, senza nessuno che perquisisca, né la presenza delle forze dell'ordine. Lo stesso vale per le norme del cosiddetto "pacchetto Pisanu", il pastore sardo prestato alla politica, la cui integrità morale gli imponeva di condannare e di reprimere la violenza negli stadi, ma non di chiedere aiuti illeciti per la Torres: strano concetto di calcio "pulito"...
Concludo osservando che nessun politicante possa deprecare la violenza e al contempo mandare a morire i giovani nelle guerre americane.